Nanda Vigo (Milano 1936) studia architettura all’Institute Polytechnique. Nel 1958 si reca negli USA per frequentare uno stage a Tallesin West con Frank Lloyd Wright e impiegarsi in un grande studio a San Francisco. Non soddisfatta dell’esperienza, nel 1959 torna a Milano dove apre uno studio e parallelamente inizia a frequentare Lucio Fontana, Piero Manzoni e Enrico Castellani. Dopo avere conosciuto gli artisti e i luoghi del movimento ZERO in Germania, Olanda e Francia, realizza i primi progetti di architettura e elabora l’idea del “cronotropo” la forma tra metallo e vetro che rappresenta plasticamente il rapporto tra tempo, spazio e luce che caratterizzerà tutta la sua ricerca, passando poi all’ “Ambiente cronotopico” realizzato e esposto varie volte tra 1967 e 1970. Negli anni settanta, Nanda Vigo inizia l’attività di designer, che è proseguita sino a oggi insieme alla ricerca artistica incentrata sui temi di spazio, tempo e luce. Un lungo percorso tra architettura, design e arte che è stato accompagnato da importanti riconoscimenti e da prestigiose mostre, collettive e a lei dedicate, l’ultima delle quali a Palazzo Reale a Milano (2019).