Michele De Lucchi (Ferrara, 1951) si è laureato in architettura a Firenze. Tra i più affermati architetti di rilevo internazionale, la sua attività professionale è sempre andata di pari passo con un’esplorazione personale di architettura, design, tecnologia e artigianato. Durante il periodo di architettura radicale e sperimentale fu una figura di spicco in movimenti come Cavart, gruppo da lui fondato negli anni settanta che realizzava performance tra arte e architettura in Veneto. Negli anni ottanta, a Milano prese parte alle esperienze di Alchimia e Memphis, seguendo la ricerca più sperimentale nel design, in contatto con Sottsass, Branzi e Mendini. De Lucchi ha progettato lampade e mobili per le più note aziende italiane ed europee (la sua lampada Tolomeo per Artemide ha ricevuto nel 1989 il primo Compasso d’oro). È stato direttore del design dal 1992 al 2002 per la Olivetti, e ha sviluppato progetti sperimentali per Compaq Computers, Philips, Siemens e Vitra e ha elaborato varie teorie personali sull’evoluzione del luogo di lavoro. Ha affiancato alla progettazione industriale quella architettonica, progettando e restaurando edifici in Giappone, Italia, Svizzera e Germania. Si è occupato di allestimenti di musei e di mostre, e dedicato alla ricerca e all’insegnamento accademici presso varie università. Nel 1990 ha fondato Produzione Privata, una piccola azienda attraverso la quale Michele De Lucchi progetta prodotti realizzati con tecniche e mestieri artigianali. Le selezioni dei suoi prodotti sono esposte nei più importanti musei di design in Europa, Stati Uniti e Giappone.